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NOTE
TECNICHE |
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ATTREZZATURA
E BIOMECCANICA: UN BINOMIO INSCINDIBILE MANOPOLE E LACCIOLI |
Il complesso manopola - lacciolo Il
complesso
manopola lacciolo rappresenta la parte funzionale del bastone, essendo
la
struttura attraverso la quale l’atleta controlla, inforca, spinge,
carica e
recupera il bastone durante la marcia. La corretta manipolazione del bastone durante l’esecuzione del passo prevede diverse fasi di lavoro. Fase di inforcata È la fase durante
la quale l’atleta, nell’attimo in cui poggia il calcagno anteriore al
suolo, inforca il bastone e carica sull’attrezzo il peso corporeo (fino
al 30%
del totale) e la propria forza muscolare. In questa fase la
mano è ben serrata intorno alla manopola, che deve dunque garantire
adeguate
caratteristiche di grippe, mentre il peso gradatamente comincia a
passare sul
lacciolo.
Fase di spinta È la fase durante la quale si attua lo swing
del braccio; al passaggio della mano sulla
linea di Barré, (cioè a livello dell’anca) la mano stessa comincia
delicatamente e progressivamente ad aprirsi, onde consentire
l’estensione
posteriore del bastone.
Fase di estensione È la fase che
prevede l'eventuale allungamento posteriore del braccio, oltre la linea
di Barré. Il lacciolo
svolge in questa fase il suo lavoro più fine, facendosi carico di una
parte
cospicua del peso corporeo (fino al 15%) ed accompagnando la mano nel
suo
processo di prono supinazione verso la fase terminale del lavoro del
bastone.
Fase di rilascio In questa fase la mano è ormai completamente
aperta e prono supinata; il peso
e la spinta vengono gradatamente rilasciati, mentre la manopola, grazie
al suo
prolungamento sovrastante l’inserzione del lacciolo, trova sede tra il
pollice
e l’indice della mano dell’atleta, in modo da autosostenersi e
consentire di
sollevare il bastone dal suolo senza bisogno di serrare la mano.
Fase di recupero Si attua quando, in
contemporanea all’avanzamento della gamba posteriore,
anche il bastone viene riportato in avanti fino al punto di inforcata
ed il
ciclo ricomincia.
Caratteristiche fisiche e morfologiche delle manopole L’analisi delle
diverse fasi di lavoro del complesso manopola lacciolo fornisce altresì
indicazioni preziose sulle caratteristiche fisiche e morfologiche che
queste
componenti del bastone devono avere. In effetti, almeno
la parte
anteriore di tutte le manopole di buon livello viene oggi realizzata in
sughero, materiale naturale che associa le indispensabili doti di
leggerezza a
doti di elasticità, di adeguata rugosità per favorire la presa e di
assorbimento del sudore. Bisogna infatti
considerare che il sudore umano ha un pH acido, compreso di norma tra 4
e 6,5. Le manopole non
devono essere sagomate con l’impronta delle dita, come si fa invece nei
bastoni
da sci e da trekking, perché il rilascio del bastone avviene
progressivamente e
non deve essere ostacolato da alcuna asperità.
Manopola
di sughero (a sx) e di
plastica (a dx) Un
momento di
assoluta centralità nella funzione della manopola è la fase di
sospensione e
recupero del bastone.
Manopola
con adeguato rialzo tra
punto di inserzione del lacciolo (a sx) e senza questa fondamentale
caratteristica (a dx);
Bisogna
segnalare che il mercato offre talvolta
manopole di forma scorretta, ma nessun allievo o praticante ha
possibilità di buoni risultati tecnici se non possiede bastoni
idonei.
Il lacciolo è la
parte più “nobile” del complesso manopola lacciolo, essendo la
struttura che si
fa maggiormente carico della conduzione del bastone e dell’applicazione
della
forza dell’atleta. Le
caratteristiche di un lacciolo sono poche, ma indispensabili: un
lacciolo male
foggiato rende inutilizzabile anche il migliore dei bastoni. In questo punto i
“giochi” devono essere praticamente nulli; significa che tra la mano
dell’atleta e, più specificatamente, tra l’area compresa tra pollice e
indice
ed il bastone, ci deve essere la minima distanza possibile e,
soprattutto,
questa distanza deve essere mantenuta costante durante tutte le fasi di
manipolazione del bastone. L’immagine che segue testimonia una pessima combinazione manopola lacciolo.
Deve
poi fasciare
e proteggere adeguatamente il settore carpale e metacarpale esterno
della mano,
perché lì viene esercitata buona parte della forza. Adeguate doti di
regolabilità, di confort, di resistenza, di facile pulizia e di
anallergia,
completano le caratteristiche strutturali di un buon lacciolo.
La prono-supinazione della mano
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